II Conto Termico è un incentivo per la sostituzione di prodotti obsoleti a biomassa che ti dà diritto a un rimborso diretto, facile e veloce da ottenere.
La prima regola è di avere un vecchio prodotto da rottamare (che può essere a legna, pellet, gasolio, olio combustibile, carbone, e in alcuni casi a GPL) e da sostituire con un apparecchio a pellet o legna di nuova generazione, certificato 4 stelle in caso di sostituzione di un apparecchio a biomassa o 5 stelle in tutti gli altri casi.
Per accedere al Conto Termico il prodotto deve possedere anche la dichiarazione di conformità al Conto Termico, la certificazione ambientale ai sensi del D.M. 7.11.2017 n. 186 che ne attesta le stelle, ed il rendimento deve essere superiore all’85%.
Che tipo di prodotti si possono rottamare?
Il Conto Termico ha come obiettivo la sostituzione di alcune specifiche tipologie di impianti obsoleti ed inquinanti rispettando i seguenti requisiti:
In particolare, le caldaie (EN303-5), le stufe/caminetti/inserti a pellet (EN14785) e le stufe a legna (EN13240) possono sostituire qualsiasi impianto mentre i camini/inserti a legna (EN13229) possono andare a sostituire “esclusivamente i camini o termocamini sia a focolare aperto che chiuso, o stufa a legna, indipendentemente dal fluido termovettore”.
Nella sostituzione devono essere ovviamente rispettate anche le condizioni di stesse utenze, ambienti riscaldati e servizi erogati e i requisiti per l’eventuale sovradimensionamento dell’impianto sostituito (se sopra i 15kW).
Per tutti i dettagli si invita ad approfondire e verificare con un professionista il completo rispetto dei requisiti previsti dalle regole applicative GSE del conto termico.
Privati (imprese, persone fisiche, condomini) o Amministrazioni Pubbliche, che sostituiscono un vecchio apparecchio a gasolio, olio combustibile, carbone o biomassa con un nuovo apparecchio a biomassa (legna o pellet).
Aziende agricole o imprese operanti nel settore forestale che installano un apparecchio a biomassa nuovo (anche non in sostituzione) o sostituiscono un apparecchio a GPL con uno a biomassa ad alta efficienza, in zona non metanizzata.
Un prodotto, per rientrare negli incentivi del Conto Termico, deve possedere la Dichiarazione di Conformità al Conto Termico, dimostrando di rispondere a standard qualitativi particolarmente restrittivi, sia in termini di rendimento (superiore all’85%) che di emissioni in atmosfera.
Nel caso di sostituzione di un generatore a biomassa, il nuovo generatore deve essere certificato 4 stelle (o superiore) ai sensi del D.M. 7.11.2017 n. 186.
Nel caso di sostituzione di un generatore non a biomassa (o nel caso di nuova installazione per aziende agricole o forestali), il nuovo generatore deve essere certificato 5 stelle ai sensi del D.M. 7.11.2017 n. 186.
In particolare, le caldaie (EN303-5), le stufe/caminetti/inserti a pellet (EN14785) e le stufe a legna (EN13240) possono sostituire qualsiasi impianto mentre i camini/inserti a legna (EN13229) possono andare a sostituire “esclusivamente i camini o termocamini sia a focolare aperto che chiuso, o stufa a legna, indipendentemente dal fluido termovettore”.
Nella sostituzione devono essere ovviamente rispettate anche le condizioni di stesse utenze, ambienti riscaldati e servizi erogati e i requisiti per l’eventuale sovradimensionamento dell’impianto sostituito (se sopra i 15kW).
Per tutti i dettagli si invita ad approfondire e verificare con un professionista il completo rispetto dei requisiti previsti dalle regole applicative GSE del conto termico.
L’incentivo che si ottiene con la rottamazione del vecchio impianto e la sostituzione con una stufa a pellet moderna dipende da due fattori:
In totale, il contributo può arrivare al massimo fino al 65% dell’importo pagato (IVA compresa).
Un esempio di calcolo di incentivo per stufa a pellet
Facciamo un esempio pratico.
Se acquisti la termostufa Aki di MCZ, nella sua versione da 16 kW:
I nostri rivenditori sono a disposizione per lo svolgimento delle pratiche Conto Termico, per attività di supporto e consulenza.
La domanda si inoltra esclusivamente online, tramite il Portaltermico nel sito del GSE, entro 60 gg dalla data di conclusione dell’intervento.
Nel sito sono presenti tutti i dettagli utili e le procedure di richiesta dell’incentivo. Dopo essersi registrati nel Portaltermico, occorre cliccare su “nuova richiesta” per generare una richiesta di incentivo.
Nella scheda domanda vanno indicati
NB. I modelli più recenti potrebbero non essere ancora inclusi nel catalogo, in quanto il suo aggiornamento è previsto 1 volta all’anno; anche se non presenti nel catalogo i modelli conformi al conto termico possono essere comunque inseriti nella pratica inserendo i dati/documenti previsti;
Alla scheda domanda vanno allegati i seguenti documenti:
Una volta ottenuto l’incentivo, vanno conservati ed esibiti in caso di controllo:
Accedono al Conto Termico soltanto le stufe a pellet o legna di qualità, in grado di garantire determinate prestazioni in termini di:
L’intera collezione MCZ, di caminetti, inserti e stufe, ha tutte le caratteristiche per accedere al Conto Termico. La sostituzione di apparecchi che non siano a biomassa (es. gasolio) richiede anche la certificazione 5 stelle (ai sensi del D.M. 7.11.2017 n.186). L’idoneità è certificata dalla “Dichiarazione di Conformità Conto Termico“ e dal certificato ambientale rilasciato dal laboratorio notificato, documenti che puoi scaricare nell’area “Documenti tecnici” per ognuno dei nostri prodotti.
Nel caso di sostituzione di un generatore a biomassa, il nuovo generatore deve essere certificato 4 stelle (o superiore) ai sensi del D.M. 7.11.2017 n.186.
Nel caso di sostituzione di un generatore non a biomassa (o nel caso di nuova installazione per aziende agricole o forestali), il nuovo generatore deve essere certificato 5 stelle ai sensi del D.M. 7.11.2017 n.186.
Le caldaie a pellet MCZ garantiscono elevati standard qualitativi di prestazione ed efficienza e rientrano tutte negli incentivi previsti con il Conto Termico. Puoi trovare qui tutti i modelli disponibili: caldaie a pellet.
Le stufe canalizzate MCZ garantiscono alte prestazioni ed efficienza e per questo rientrano tutte nel Conto Termico. Puoi trovare qui tutti i modelli disponibili: stufe a pellet canalizzate.
Le termostufe MCZ offrono standard qualitativi particolarmente elevati e pertanto possono rientrare tutte negli incentivi previsti con il Conto Termico. Puoi trovare qui tutti i modelli disponibili: stufe a pellet idro.
Se stai cercando un camino piuttosto che una stufa, sappi che anche i camini a pellet di MCZ sono studiati per ottenere performance elevate e quindi rientrano nei parametri previsti per il Conto Termico. Puoi trovare qui tutti i modelli di camini a pellet .
Se stai cercando un camino piuttosto che una stufa, sappi che anche i camini a legna di MCZ sono studiati per ottenere performance elevate e quindi rientrano nei parametri previsti per il Conto Termico. Puoi trovare qui tutti i modelli di camini a legna .
Il termine “sostituzione” va inteso come la rimozione del vecchio generatore e l’installazione di un altro nuovo, di potenza termica non superiore di più del 10% della potenza del generatore sostituito, destinato a erogare energia termica alle medesime utenze. Se la potenza è maggiore, va giustificata con un’apposita asseverazione da parte di un tecnico. Per potenze installate inferiori a 15kW (quindi per buona parte dei nostri prodotti) non è necessario presentare questa asseverazione.
Se possiedi un vecchio apparecchio a legna o pellet e lo vuoi sostituire con una nuova stufa a pellet o legna più performante, puoi accedere all’incentivo del Conto Termico. Verifica che la nuova stufa:
La sostituzione di un camino, aperto o chiuso, con una stufa a pellet è uno degli interventi che rientra nell’incentivo Conto Termico.
Nel caso in cui l’intervento di sostituzione riguardi un camino aperto, dovrai attestare con delle fotografie che hai chiuso la canna fumaria tramite appositi sistemi permanenti, a prova dell’intervento eseguito. Se invece intendi riutilizzare la stessa canna fumaria con la nuova stufa, dovrai comunque dimostrare di aver chiuso in via definitiva la sezione della canna fumaria che si collega al camino aperto.
Se il tuo camino aperto non ha targhe che ne attestino la potenza, come spesso accade per i caminetti realizzati artigianalmente, devi allegare alla richiesta di incentivo un’autodichiarazione con una stima della potenza del camino stesso.
Nel caso in cui l’importo dell’incentivo sia fino a 5.000 euro, quindi nel 99% dei casi delle stufe a pellet, l’erogazione avviene in un’unica soluzione e in meno di due mesi. Per importi superiori (in alcuni casi per le caldaie a pellet), l’incentivo è erogato in due annualità per interventi di potenza inferiore o uguale a 35 kW.
La sostituzione di generatori di calore alimentati a GPL è ammessa per i soli interventi effettuati in aree non metanizzate, esclusivamente dalle aziende agricole. Inoltre il nuovo generatore installato deve avere un coefficiente premiante relativo alle emissioni di polveri pari al valore massimo, ovvero 1,5 ed essere classificato 5 stelle ai sensi del D.M. 7.11.2017 n.186.
Nel caso di sostituzione di un generatore di calore alimentato a gasolio, il nuovo generatore installato deve essere classificato 5 stelle ai sensi del D.M. 7.11.2017 n.186. Se le potenze in gioco superano i 15kW va tenuto presente che il nuovo apparecchio non deve superare di più del 10% la potenza della caldaia sostituita (a meno di un’asseverazione tecnica adeguata che giustifichi il potenziamento dell’impianto).
No, si tratta di incentivi non cumulabili. Attenzione: nel momento in cui viene acquistato il nuovo apparecchio a biomassa, nella fattura va già indicata la causale e il tipo di incentivo a cui si intende accedere (vedi più oltre alcune indicazioni per la corretta compilazione della fattura/bonifico).
A seguito della pubblicazione del decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102, di “Attuazione della direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica”, l’incentivo erogato al soggetto-responsabile non potrà comunque superare il 65% dell’investimento complessivo (somma delle spese ammissibili).
Nel caso di camini aperti e in generale di manufatti artigianali costruiti in loco o prodotti installati prima dell’entrata in vigore dell’obbligo di apporre la targa, al posto delle fotografie delle targhe va allegata alla richiesta di incentivo un'autodichiarazione del soggetto responsabile attestante la stima della potenza del generatore stesso.
Ai fini dell’ammissione all’incentivo è necessario produrre copia delle fatture attestanti il costo sostenuto e la ricevuta del bonifico bancario o postale con cui tali spese sono state pagate.
Le fatture devono essere caratterizzate dai seguenti elementi:
Le ricevute dei bonifici effettuati dovranno essere caratterizzate dai seguenti elementi:
Fac simile di compilazione di una causale di bonifico per Conto Termico:
DM 16/02/2016 FATTURA 1120/2023 SR VFEFCN81L21H471Y P.iva 12345678910 BENEFICIARIO VFEFCN81L21H471Y P.iva 12345678910
“(rif. Decreto) [DM 16/02/2016] + (rif. fattura) [FATTURA 1120/2023] + (Codice Fiscale Soggetto Responsabile) [SR
VFEFCN81L21H471Y] + (Codice Fiscale/Partita IVA/Identificativo fiscale beneficiario) [BENEFICIARIO VFEFCN81L21H471Y]”
Nota: l’utilizzo dei separatori nell’indicazione delle date, ecc. (/ – ; …) è discrezionale e dipende dalle funzionalità dell’applicativo utilizzato dagli Istituti
bancari.
Il dimensionamento del sistema di accumulo inerziale deve essere eseguito secondo le disposizioni di pagina 6 dell’allegato I al DM 16/2/16. Dal momento che il sistema di accumulo deve essere opportunamente dimensionato rispetto alle esigenze della struttura a cui si riferisce, ci si attende che il dimensionamento di tale componente sia certificato dall’installatore/progettista e non dal costruttore della caldaia, il quale non può aprioristicamente conoscere il fabbisogno dell’edificio/unità immobiliare su cui si va ad installare il generatore.
Laddove l’installazione dell’accumulo inerziale non fosse giudicata necessaria dall’installatore/progettista, stante la deroga prevista per le caldaie a pellet dal GSE (Decreto D.M. 16.02.2016, Allegato 1, cap. 2, par. 2.2, lettera “a”, punto “iv”, 3° capoverso), MCZ Group fornisce la seguente dichiarazione integrativa: Dichiarazione integrativa Conto Termico 2.0 – accumulo su caldaie EN 303-5.
La foto della targa di prodotto è uno degli allegati richiesti nella presentazione della domanda di contributo del Conto Termico. Si tratta di un’etichetta, applicata solitamente sulla schiena del prodotto o all’interno del serbatoio del combustibile, che riporta tutte le informazioni di certificazione, come ad esempio denominazione, potenza nominale, rendimento, valori di emissione, e alcuni requisiti installativi (ad esempio relativi all’impianto elettrico, idraulico e alle distanze di sicurezza). La presenza della targa di prodotto è obbligatoria per legge. Per ottenere il Conto Termico non è necessario l’invio di altre foto di etichette presenti sul prodotto (come ad esempio codici a barre o QR Code con credenziali di accesso).
Numerose regioni italiane hanno introdotto degli incentivi regionali dedicati, integrativi al Conto Termico, che a determinate condizioni permettono di arrivare a coprire anche fino al 100% delle spese ammissibili per interventi di sostituzione di generatori obsoleti.
L’ammontare dell’incentivo varia in funzione della tipologia e performance del generatore e delle specifiche previste dal bando regionale in questione.
Per verificare tutti i requisiti dei singoli bandi rimandiamo alla pagina di approfondimento.